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Come fu calda quell'estate del 1940; e come scottava la sabbia del baia di Juniya...» Le vicende narrate nel presente volume sono quelle di Marcel Labrume: chiamato non a caso da Micheluzzi con un nomen omeri che in francese significa nebbia, foschia, bruma. Perché nulla in lui è limpido, tutto sfugge a una chiarezza definita. Marcel Labrume uscì a puntate sulla rivista «Alter Alter» in due episodi, entrambi raccolti in questo volume: il primo, da ottobre 1980 a gennaio 1981, ambientato nel Libano del 1940; il secondo da ottobre 1982 a giugno 1983, ambientato nel Nord Africa del 1942. Labrume e un uomo che gioca sporco, rifiutando sia l'assurdità del conflitto sia la finzione truffaldina del concetto di patria. Egocentrico, squallido egoista, giornalistucolo intrallazzatore, egli collabora con chiunque faccia gioco al proprio tornaconto.